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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

02-07-2021

Luglio 2021


Lo scorso 1° giugno tutto il mondo ha festeggiato la Giornata mondiale del latte, ricorrenza voluta dalla Fao più di vent’anni fa.

Ci sarà un motivo se la Fao – che, ricordiamo, è la branca dell’Onu che ha il precipuo scopo di “accrescere i livelli di nutrizione nel mondo e contribuire alla crescita economica mondiale” – ha deciso di dedicare ben due giornate al latte (la seconda è a settembre). Se lo ha fatto, è perché anche per le Nazioni Unite il latte ha un ruolo chiave per l’economia del pianeta e per la nutrizione dei suoi abitanti.

Peccato, però, che proprio mentre tutti ci preparavamo a festeggiare, la Commissione europea, per motivi davvero incomprensibili, ha cercato di tirare un “pacco” al nostro amato latte. E non stiamo parlando di un pacco regalo.

Infatti, pochi giorni fa, poco attenta alle conseguenze del proprio gesto, l’esecutivo comunitario ha preparato e nascosto nel maxi emendamento sulla riforma della Pac una norma che avrebbe cambiato le regole del gioco, allargando le maglie della normativa che tutela il latte e i latticini, riservando loro denominazioni che tutti conosciamo e riconosciamo. Detta in poche parole: se non avessimo bloccato l’operazione, il mercato sarebbe stato invaso da finto latte e da improbabili formaggi vegani. Il tutto, gettando alle ortiche anni di lavoro per la trasparenza e la correttezza dell’informazione verso i consumatori.

Il raid è stato sventato grazie all’intervento di Eda e di Assolatte che – per fortuna non da sole – hanno preteso e ottenuto il mantenimento dello status quo.

Resta l’amaro in bocca per un goffo tentativo di stravolgere il mercato, per compiacere “non si sa bene chi”, che avrebbe danneggiato non solo gli ignari consumatori, ma il primo settore alimentare europeo.