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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

12-12-2023

Dicembre 2023


Ha avuto un'eco eccezionale la notizia dell'approvazione della legge che vieta la produzione e il commercio di “carne coltivata” nel nostro Paese. Del resto, il dibattito sui prodotti alimentari ottenuti in laboratorio appassiona molte persone e - come spesso accade in questi casi - si sono creati due schieramenti contrapposti, entrambi pronti a difendere con i denti la propria idea.
 
I lettori sanno che Assolatte ha le idee chiare su questi prodotti - ne abbiamo parlato in varie occasioni, anche su queste pagine - e non intendiamo tornare sull'argomento.
 
Ci soffermiamo, invece, su un altro aspetto della nuova legge, che vieta anche di utilizzare i nomi tipici dell'industria della carne per prodotti di imitazione, ottenuti da ingredienti vegetali. Stop, quindi, agli hamburger di soia, ai würstel di seitan, alle salsicce vegan.
 
La legge, quindi, fa proprio un principio che Assolatte sostiene da sempre: le denominazioni di vendita devono essere usate in modo corretto.
 
Dalla nostra abbiamo la fortuna che da più di trent’anni l’Unione europea ha messo in cassaforte i nostri nomi: latte, yogurt, burro, formaggio, panna sono riservati ai prodotti che arrivano dal latte ed è vietato utilizzarli, quindi, per prodotti che latte non sono.
 
Purtroppo, però, i divieti funzionano solo se ci sono i controlli. Così, Assolatte spesso si trova a dover intervenire su chi cerca scorciatoie o scappatoie. Per noi è evidente che chi usa termini come "mozzarella vegetale", o ricorre a nomi evocativi come "mezzarella", "fermaggio" e "parmivegan" non si sta comportando in modo corretto.
 
Speriamo che questa pessima abitudine cessi e che gli organi di controllo si dotino di strumenti che consentano di intervenire a tutela dei consumatori e del sistema latte italiano.