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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

01-08-2023

Agosto 2023


Sarebbe bello e utile avere una sfera di cristallo per prevedere il futuro. Non ce l’abbiamo, né ce l’hanno molti esperti che, sempre più spesso, iniziano le proprie analisi con tanti “se”, per poter poi dire che sono intervenuti fattori imprevisti che hanno modificato lo scenario di riferimento. Come non capirli? Cercheremo di non cadere nello stesso errore, limitandoci a presentare un quadro di quanto accaduto negli ultimi mesi; saranno i lettori a trarre conclusioni e a fare previsioni, che – comunque – sembrano volgere al perturbato. 
 
La produzione di latte in Italia va controcorrente. Nel biennio ‘21/’22 le nostre consegne andavano su, quelle europee giù. I primi mesi dell’anno sembrano dire che tutto è cambiato: la produzione europea è in crescita, mentre in Italia è in flessione. Da inizio primavera le quotazioni del latte spot sono su livelli inferiori a quelli dello scorso anno, pur restando su valori superiori a quelli pre-pandemici. Lo stesso vale per i prezzi del latte alla stalla, con un aspetto da non sottovalutare: in Italia la discesa è più lenta che nel resto d’Europa e il gap con la concorrenza si sta allargando in modo preoccupante. Comunque, anche in questo caso, siamo su valori ben più alti di quelli del 2021 e della media 2022. 
 
I consumi interni segnano il passo.
 
L’iperinflazione ha colpito la capacità di spesa delle famiglie. L’industria ha dilazionato gli aumenti nel corso dei mesi, ma i prezzi al dettaglio sono di molto superiori a quelli del passato. Da tempo, intanto, la Gdo ha dato il via a numerose campagne promozionali. 
 
Le esportazioni? Dopo 36 mesi di dati positivi, ad aprile è stato registrato il primo segno meno. È stato un mese anomalo o un allarme da considerare? 
 
All’estero, protestano gli allevatori olandesi, costretti a ridurre le proprie produzioni per decisioni governative e si legge che i farmer americani versano cisterne di latte nelle fogne a causa del crollo della domanda. 
 
Ci sono poi le incognite del mercato mondiale: come le produzioni degli altri grandi player internazionali, che negli Stati Uniti e anche in Nuova Zelanda si registrano in crescita. 
 
È in arrivo una tempesta o è solo un temporale passeggero e tutto si sistemerà nel giro di qualche mese?