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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

05-04-2022

Aprile 2022


Pochi giorni fa, il presidente Zanetti ha inviato un accorato appello ai ministri Patuanelli, Giorgetti e Di Maio, affrontando alcune delle grandi criticità contingenti: l’ulteriore aggravarsi dei costi, l’acuirsi del problema energetico, le preoccupazioni per possibili tagli alle forniture di gas, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire per il sistema latte
Italia.
 
Da mesi, infatti, sulle imprese di trasformazione si accumulano aumenti su aumenti, una vera escalation, una bomba a orologeria che deve essere assolutamente disinnescata, se si vuole salvare il tessuto produttivo del Paese.
 
Un fenomeno di dimensioni spaventose: da stime di Assolatte, fatte salve ulteriori impennate nei prezzi d’acquisto dei fattori produttivi, nel 2022 i sovraccosti a carico di chi trasforma saranno compresi tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro: il 10-12% del fatturato complessivo del settore, valori di gran lunga superiori alle marginalità delle imprese di trasformazione.
 
Bisogna, quindi, intervenire, perché il mancato riconoscimento di questi aumenti da parte della piccola e grande distribuzione, così come eventuali ulteriori rincari, metteranno in ginocchio le nostre imprese, agricole e industriali.
 
Non sono solo i costi, però, a preoccupare le imprese. Il drammatico conflitto in corso, infatti, potrebbe portare anche a una riduzione della disponibilità di gas e di altri fattori produttivi, mentre alcuni ipotizzano tagli alle forniture.
 
Ci si augura che gli eventuali tagli non riguarderanno – ha sottolineato il presidente – il nostro settore, considerando che il latte crudo non può essere conservato; viene prodotto, raccolto e trasformato ogni giorno. Nessun anello della catena di produzione può subire stop o rallentamenti, pena la sospensione della raccolta, con i problemi che ne conseguono per gli allevamenti e per il rifornimento delle dispense italiane di latte, burro, formaggi e yogurt: prodotti che, anche nei mesi più difficili della pandemia, grazie a uno sforzo corale della filiera, non sono mai mancati.
 
I problemi sul tappeto sono grandissimi. Ci aspettano mesi difficili e la salvaguardia delle imprese deve essere la priorità numero uno del Governo.