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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

18-06-2019

Giugno 2019


Qualche giorno fa abbiamo votato i nostri rappresentanti al Parlamento europeo che si insedierà i primi giorni di luglio. Comincia ora la nuova legislatura: l’Italia ha eletto 73 parlamentari che tra pochi giorni dovranno nominare – d’intesa con chi rappresenta gli altri 27 Paesi – il presidente della Commissione e i diversi commissari, veri e propri “ministri” incaricati di lavorare ai singoli temi.

Durante la campagna elettorale tutti hanno dichiarato che dobbiamo contare di più, far sentire con maggior forza la nostra voce, che c’è tanto lavoro da fare. Siamo, ovviamente, d’accordo e speriamo che i neo eletti lavorino per raggiungere questi importanti obiettivi. È a Bruxelles, infatti, che si definiscono le strategie politiche ed economiche ed è lì che si devono rafforzare i legami con gli altri motori economici europei.

La nostra casa comune è l’Europa: da più di sessant’anni ci garantisce pace e benessere, ci ha aiutato a dare stabilità alla nostra economia, ci ha regalato un enorme mercato da esplorare senza ostacoli e vincoli di sorta, ci ha dato regole armonizzate abbattendo tante barriere, una moneta unica che ci ripara dalla svalutazione.

Non sempre condividiamo le decisioni prese dalle autorità comunitarie, ma – anche quando siamo critici – sappiamo che per far sentire la nostra voce in un mondo sempre più complesso, vasto e globalizzato, non possiamo che essere e sentirci europei.

I prossimi anni saranno davvero importanti per l’Europa e per il nostro Paese. Ci sono molte decisioni da prendere e tante cose da fare per portare ricchezza ai nostri territori.

L’agroalimentare è il più importante settore economico europeo. Merita quindi maggior attenzione, non solo nell’ambito della politica agricola, di per sé già molto importante, ma anche e soprattutto – permetteteci di dire – nella sua dimensione industriale, che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone in Europa e porta ricchezza e valore alle mille regioni d’Europa.

Auguri di buon lavoro, quindi, a chi sta preparando le valigie per raggiungere la capitale europea per rappresentare tutti noi. Assolatte è pronta a dare il proprio contributo, come ha sempre fatto, e a
collaborare con chiunque creda che il futuro dell’Europa dipende anche da quali decisioni vorrà prendere nella sua politica industriale.