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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

10-01-2020

Gennaio 2020


Durante le vacanze natalizie ci è capitato tra le mani un libro di vecchie fiabe.

Una di queste, che risale a tradizioni remote, forse africane, forse indiane, da alcuni attribuita a Esopo, racconta di uno scorpione e di una rana.

Uno scorpione doveva attraversare un fiume ma, non sapendo nuotare, chiese aiuto a una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le chiese: “Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda”.

La rana gli rispose “Fossi matta! Così, appena saremo in acqua, mi pungerai e mi ucciderai!”.

“E per quale motivo dovrei farlo?” incalzò lo scorpione.

“Se ti pungessi, tu moriresti e io, non sapendo nuotare, annegherei!”.

La rana rimase un attimo a pensare e, convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, accettò di caricarlo sul dorso e insieme entrarono in acqua.

A metà tragitto, la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena e capì di essere stata punta dall’aculeo velenoso dello scorpione.

Mentre entrambi stavano per morire, la rana chiese all’insano ospite la ragione del suo folle gesto.

“Perché sono uno scorpione” rispose lui “È la mia natura!”.

La morale della fiaba è che bisogna scegliere con attenzione i propri compagni di avventura e che non conviene mai porre la propria fiducia su chi non può cambiare la propria natura. Ci si perde sempre e comunque.

Auguri a tutti per il nuovo anno, quindi, che porti a tutti serenità, successo e… buone amicizie!