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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

08-10-2021

Ottobre 2021


Questo numero della rivista è dedicato alla nostra assemblea, con tante pagine che ne raccontano i contenuti.

Lo scorso mese, però, c’è stato anche l’importante appuntamento di Cibus, manifestazione che – grazie a una forte dose di coraggio e a un notevole sforzo organizzativo – si è tenuta in presenza. I numeri non potevano essere quelli ai quali eravamo abituati (e, in coscienza, nessuno poteva sperare che lo fossero), ma hanno confermato la centralità di questa manifestazione nel panorama fieristico nazionale.

Nei convegni che hanno accompagnato l’evento parmense sono emersi due temi: il problema costi di produzione e l’importanza dell’export. Sul primo, c’è poco da dire. Sono cresciuti in modo preoccupante i prezzi di tutti i fattori produttivi: materie prime, energia, salari.

La distribuzione è in allarme per le richieste di aumento dei listini, che innescherebbero spinte inflazionistiche in un momento storico particolarmente difficile. Condividiamo queste preoccupazioni, ma siamo convinti che si debba trovare una soluzione che non può essere schiacciare verso il basso tutti gli attori della filiera. Facendolo, non si fa l’interesse del Paese, né di chi produce.

Sul ruolo trainante dell’export bisogna spendere qualche parola di più. Sappiamo tutti che anche per il nostro settore il mercato interno è determinante. La maggior parte del suo fatturato si realizza in Italia e tanti operatori sono cresciuti e continuano a farlo all’interno dei confini nazionali, con prodotti nuovi o legati alla tradizione.

I numeri, però, dicono che la popolazione italiana va riducendosi: in cinque anni abbiamo perso più di un milione di residenti e l’età media si alza. Anche i consumi interni preoccupano: negli ultimi dieci anni il latte alimentare ha perso vendite per più di 320mila tonnellate, e le vendite di formaggi hanno seguito la stessa sorte.

La domanda nazionale, quindi, sembra calare in modo strutturale, mentre disponibilità di latte e capacità produttiva continuano a crescere.

Pertanto, pur consapevoli dell’importanza delle insegne di casa, tanti per crescere cercano nuovi mercati, investono all’estero dove la domanda è in crescita, sia in Europa sia Paesi più lontani, dove la richiesta di latte e derivati è in aumento e dove una nuova middle class sta imparando a mangiare sempre meglio, alla maniera occidentale.