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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

06-11-2021

Novembre 2021


Su richiesta del mondo agricolo, il ministro Stefano Patuanelli e alcuni assessori regionali hanno convocato tavoli di lavoro per discutere della difficile situazione del sistema latte nazionale. Il mondo agricolo chiede un aumento del prezzo riconosciuto agli allevatori, che lamentano costi lievitati in modo importante negli ultimi mesi.

La distribuzione – dal canto suo – si dice preoccupata per i consumi e vuole mantenere fermi listini e prezzi al dettaglio per limitare la spirale inflattiva. Una spinta che gli analisti ritengono ormai inevitabile.

Nel mezzo – purtroppo non è la prima volta – c’è chi il latte lo trasforma e ha tenuto la “barra al centro” per mesi, garantito il ritiro di tutta la materia prima prodotta in Italia e il rifornimento di frigo e scaffali della distribuzione, anche nei periodi più difficili della pandemia. Imprese di trasformazione che ora fanno i conti con un’impennata dei costi di tutti i fattori di produzione: dall’energia (+18,4%) ai trasporti, dalla plastica (+61,4%) al legno (+62%), dal cartone (+22,1%) ai noli (+214%). Aumenti a due o addirittura a tre cifre, in un panorama che non sembra destinato a migliorare, almeno nel breve periodo.

Assolatte partecipa ai tavoli mettendo in luce questi problemi, ricorda che il mercato lancia preoccupanti segnali e ritiene che chi compra e trasforma il latte può far poco, se il problema sono i costi. Bisogna intervenire su questi ultimi, lavorare sul carico fiscale, sulle norme che ammazzano la capacità competitiva delle imprese, sulle inefficienze del sistema.

Sono tante le cose che si potrebbero fare. Assolatte lo dice da tempo. Speriamo sia arrivato il momento dell’ascolto.