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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

05-08-2021

Agosto 2021


La discussione sull’etichettatura nutrizionale è aperta da tempo senza trovare una soluzione, mentre da molti mesi l’Italia porta avanti una dura lotta contro chi sostiene che i sistemi codice-colore siano uno strumento utile per informare i consumatori sulle caratteristiche di ciò che si trova sugli scaffali e nei frigoriferi della piccola e della grande distribuzione.

Come si ricorderà, Assolatte è stata tra i primi a lanciare l’allarme sui sistemi di etichettatura a semaforo, già da quando – ben prima del tanto discusso Nutriscore – la Gdo d’Oltremanica decise di imporre ai propri fornitori di riportare sulle confezioni una sorta di semaforo, con il quale riassumere la composizione chimica dei prodotti in commercio.

Noi crediamo che, se il consumatore chiede più informazioni per poter scegliere in modo più consapevole, accontentarlo è cosa buona e giusta. Sappiamo anche che mangiare bene è uno dei prerequisiti per vivere in salute, ma siamo profondamente convinti che non esistano cibi buoni e cibi cattivi: è lo stile di vita quello che conta, è la dieta nel suo complesso, non il singolo alimento.

Fatte queste premesse, non possiamo nascondere il fatto che i cibi non sono tutti uguali, né che essi abbiano lo stesso valore nutritivo o ruolo nella dieta. Non è un caso, del resto, che ci siano alimenti raccomandati dalle piramidi alimentari di buona parte del mondo e altri che tutti ritengono squisiti corollari alla dieta base, sfizi che è bello concedersi, cum grano salis.

È evidente, poi, che ci sono alimenti prodotti con una o due materie prime, che non sono riformulabili, e altri ottenuti con tanti ingredienti, che sono il frutto di ricettazioni sulle quali si può intervenire per modulare la composizione del prodotto finale.

E non dobbiamo dimenticare che alcuni prodotti seguono regole disciplinari specifiche e non modificabili, mentre altri nascono dalla fantasia e dell’esperienza di esperti e tecnologi.

Ebbene, l’esperienza del Nutriscore ci ha fatto capire una cosa importante: un sistema che penalizza quasi tutti gli alimenti di base della dieta e della nostra tradizione alimentare – perché in gran parte non riformulabili e per la restante parte composta da eccellenze Dop – non può funzionare, non è accettabile e nasce con un peccato originale non perdonabile.

Quindi, la discussione deve andare avanti, così come la nostra battaglia contro chi non comprende le nostre ragioni.