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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

10-09-2019

Settembre 2019


Ci sono parole che diventano improvvisamente di moda!
Accade spesso anche nel settore alimentare.
Qualche esempio?

Biodiversità. Coniata per indicare l’infinita varietà di forme di vita sulla terra, biodiversità è diventata uno dei cavalli di battaglia di Expo Milano 2015. Quanti incontri, convegni e dibattiti ne hanno parlato! Al padiglione di Eataly perfino una mostra di quadri e una compilation di canzoni più o meno note avrebbero dovuto dimostrare una “biodiversità tutta italiana”. Che c’azzeccassero la musica e i quadri con la biodiversità nessuno ha voluto approfondirlo.

Distintività. Anche questo è un neologismo oggi molto in voga, anche se si fa fatica a trovarlo sui vocabolari. Probabilmente piace perché è nella natura dell’animo umano cercare di distinguersi dalla massa. Sentirsi un po’ speciali è molto consolatorio. Associare la distintività a una zucchina o a un piatto di pasta al pomodoro sembra però una forzatura.

Potremmo andare avanti, ma preferiamo chiudere con quella che da qualche tempo a questa parte è diventata una parola magica, un abracadabra che risolve ogni problema: filiera.

Di filiera sono gli accordi e le politiche virtuose. Di filiera deve essere la tracciabilità delle produzioni, perché i consumatori “hanno il diritto di sapere da dove arrivano i cibi che comprano”.

Sembra di essere tornati a scuola, quando la maestra si assentava e chiedeva al malcapitato di turno di scrivere alla lavagna l’elenco dei buoni e dei cattivi. Chi non sposa la filiera è, ovviamente, un cattivo!

In realtà, come ha ricordato anche il nostro presidente Giuseppe Ambrosi durante l’ultima assemblea, gli accordi di filiera non sono un uovo di Colombo, ma la scoperta dell’acqua calda, perché chiunque lavori nel settore sa che deve aver cura dei propri fornitori e ha interesse a crescere con loro. Se non lo facesse, sarebbe un pessimo imprenditore. Per questo, bisogna stare attenti a chi si propone come unico interprete di rapporti costruiti negli anni: lo fa solo per propria convenienza.