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formaggi italiani

Formaggi Italiani

I formaggi sono tra i prodotti più esportati dal nostro paese nel resto del mondo. In Italia sono stati censiti nel 2015 ben 535 formaggi di cui 48 D.O.P. Scopri tutto sui formaggi italiani.


Il reparto lattiero-caseario in Italia riveste una grande importanza, soprattutto per quanto riguarda il commercio. I formaggi sono tra i prodotti più esportati dal nostro paese nel resto del mondo grazie al loro rapporto qualità-prezzo, che li rende davvero un ottimo acquisto: si calcola infatti che il solo comparto dei formaggi e latticini costituiscano circa l’88,3% del valore dei prodotti esportati[1].

Al 2015 i formaggi censiti in Italia sono ben 535, di cui 48 hanno guadagnato il riconoscimento D.O.P.[2], un bel numero con cui fare i conti (superiore addirittura alla nota consumatrice di formaggi in Europa, la Francia), quando si ha intenzione di comprare un prodotto caseario.

I formaggi italiani più consumati, sia in Italia che all’estero, sono di varie tipologie: ci sono i formaggi a pasta morbida, filata, quelli a pasta dura e infine quelli a pasta extradura.

Lo Squacquerone, la Robiola e lo Stracchino sono soltanto alcuni tra i formaggi a pasta morbida, prodotti tradizionalmente nel centro e nord Italia. La peculiarità che li caratterizza è la loro consistenza soffice e il loro sapore leggermente acidulo,che richiama però il buon sapore del latte con il quale sono preparati.

I formaggi a pasta filata sono di diverse tipologie: il più famoso è la Mozzarella, seguita a ruota da Scamorza, Provola e la tenerissima Burrata.
La mozzarella è prodotta in diverse regioni italiane, perlopiù nel meridione. Questa può essere preparata con diversi tipi di latte, vaccino o bufalino, e non è raro trovarla in commercio in diverse forme, anche particolari. La scamorza e la provola sono invece a pasta dura, da tagliare a spicchi, e a seconda della stagionatura hanno un sapore più o meno intenso.
La burrata è al contrario un formaggio formato da un cuore morbido, chiamato Stracciatella, e un involucro di pasta filata che la trattiene.

Tra i formaggi a pasta dura c’è il Pecorino Romano, un prodotto che nonostante il nome viene prodotto in varie regioni italiane, ossia in Sardegna, in Toscana e nel Lazio. È un formaggio molto aromatico, dal colore chiaro, che può essere consumato sia a fette, sia grattugiato, ed è infatti ottimo nella preparazione di un piatto tipico della cucina nostrana, il pesto alla genovese.

Il Parmigiano è invece probabilmente il formaggio a pasta dura più conosciuto nel mondo. Deve la sua fama alle origini antiche: si dice infatti sia stato creato nel Medioevo dai monaci benedettini nel territorio dell’Emilia, e ha presto acquisito tanta importanza da essere consumato anche nelle tavole regali e addirittura anche dai Papi. Il Parmigiano è un formaggio molto versatile, che si può consumare a tocchetti, grattugiato sulla pastasciutta o accompagnato da abbinamenti particolari, con frutta come pere e fragole, o ancora marmellata, miele oppure aceto balsamico.

Un formaggio a pasta extradura di origine regionale, ma che ha acquistato una grande considerazione in tutto il mondo è il Fiore Sardo. Come dice il nome stesso è prodotto nell’isola, in particolare nella zona di Gavoi, e si narra sia nato addirittura un migliaio di anni fa, grazie a dei bronzetti nuragici che ne testimoniano l’esistenza. Si tratta di un formaggio stagionato, dalla consistenza molto friabile e dal sapore intenso di latte ovino.

Riferimenti
  1. Analisi OMPZ, 2013
  2. Analisi Coldiretti, 2015