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dieta senza lattosio

Dieta senza Lattosio

E' corretto iniziare una dieta senza lattosio? Quando e come seguire una dieta priva di lattosio


Sempre più spesso le persone trovate intolleranti al lattosio cambiano la propria dieta eliminando gli alimenti che sono ritenuti essere dannosi come ad esempio latte e derivati.

Secondo molte dicerie non provate scientificamente, una volta che una persona è stata dichiarata intollerante al lattosio dal proprio medico curante, questa dovrebbe eliminare definitivamente dalla propria dieta latte e latticini.

Non c’è niente di più sbagliato!

Eliminare completamente i latticini dalla dieta significa non solo eliminare molti dei nutrienti che aiutano l’organismo a stare in salute, ma potrebbe anche portare all’insorgere di varie patologie, anche dopo tanti anni, che probabilmente non si verificherebbero continuando a consumare latte e latticini durante tutto il corso della vita. Inoltre, continuare a consumare latticini, anche se si soffre di questa intolleranza, può aiutare notevolmente l’organismo a contrastare l’intolleranza stessa, perché consumandoli, si stimola la produzione di lattasi nell’intestino andando a combattere poco per volta questa condizione. È importante suddividere durante la giornata la quantità di latticini che si intende consumare, ad esempio mangiando questi alimenti in piccole dosi a colazione, pranzo e cena.

Seguire una dieta senza lattosio è una scelta importante, che va fatta con cautela e sempre sotto il controllo medico.

Gli alimenti da evitare per seguire questa dieta sono i latticini prodotti con il latte normale, non delattosato, tra cui latte, formaggi, burro, panna e anche alimenti industriali come gelati e creme già pronte. Bisogna inoltre stare attenti anche ai prodotti confezionati, come biscotti, dolci in generale e cibi precotti, che spesso contengono al loro interno dosi di lattosio.
Tra i prodotti trasformati che contengono lattosio ci sono spesso anche il prosciutto cotto e salumi di vario genere, così come i wurstel.

Negli ultimi anni sono stati commercializzati tanti prodotti che aiutano coloro che soffrono di questa condizione, i cosiddetti prodotti delattosati. Questi prodotti, di cui fanno parte latte, yogurt, formaggi in generale e non solo, sono creati utilizzando del latte delattosato, ossia senza lattosio. Questo è possibile trattenendo lo zucchero presente nel latte che causa l’intolleranza, chiamato lattosio, su apposite membrane, oppure miscelando liberamente il latte con l’enzima lattasi, che lo rende delattosato; in entrambi i casi il latte entra a contatto con questo enzima.

È importante, per chi soffre di intolleranza al lattosio, consumare quotidianamente questo tipo di prodotti delattosati, specialmente se si decide di eliminare temporaneamente i prodotti lattiero-caseari dalla propria dieta, perché contengono molte sostanze nutritive di cui il corpo umano necessita giornalmente, come calcio, sali minerali, proteine e carboidrati.

Sul mercato sono presenti tanti tipi di latte senza lattosio, che hanno un alto valore nutrizionale nonostante il processo che subiscono per eliminare il lattosio. È oramai scegliere tra tante marche diverse, che si differenziano tra loro soltanto per le caratteristiche proprie del latte: UHT, di alta qualità, intero, scremato etc. Al posto del latte è anche possibile introdurre nella dieta delle bevande a base di elementi vegetali, come la soia, le mandorle, il cocco o l’avena, alimenti nutrienti grazie alla ricchezza di sostanze nutritive al loro interno.

Se l’intolleranza non è grave, si possono continuare a consumare alimenti nei quali è presente il lattosio, almeno per definire la dose massima giornaliera; superata la dose giornaliera, è consigliato consumare i prodotti delattosati.

Alcuni latticini contengono basse quantità di lattosio, come lo yogurt, mentre altre sono naturalmente privi di lattosio, come i formaggi molto stagionati.

Lo yogurt è generalmente ben tollerato dagli intolleranti al lattosio, perché questo viene parzialmente idrolizzato dai batteri, che lo “digeriscono” al nostro posto. Per chi non vuole rischiare invece, sono state messe in commercio anche delle tipologie di yogurt senza lattosio.

Allo stesso modo, i formaggi stagionati come Gran Padano e Parmigiano sono invece naturalmente privi di lattosio per via della loro stagionatura: infatti, durante il periodo di maturazione, il lattosio viene “digerito” dai fermenti e dai batteri, lasciandone una dose davvero minima che non influisce sull’alimentazione degli intolleranti al lattosio. Molti produttori di formaggio hanno deciso di inserire in fase di produzione questo tipo di fermenti e batteri all’interno dei loro formaggi, in modo da renderli delattosati, anche senza la lunga stagionatura che caratterizza i formaggi Grana Padano e Parmigiano.

Gli alimenti che invece non hanno nulla a che fare con il lattosio, ma sono altamente consigliati in una buona dieta varia ed equilibrata, sono quelli che apportano carboidrati e proteine all’organismo, come pane, pasta, carne, pesce e naturalmente frutta e verdura. Se si eliminano totalmente o parzialmente i latticini dalla dieta, è bene reintegrare le sostanze perse con altri alimenti ricchi come questi, per non avere carenze dei nutrienti essenziali all’organismo.