MENU

I Mercati

CANADA: GIOCHI SENZA FRONTIERE

31-10-2013

Dopo quattro anni di negoziati, Unione europea a Canada hanno raggiunto l’intesa per un accordo economico e commerciale


Firmato l' accordo economico e commerciale (CETA - Commercial and economic trade agreement), il primo di libero scambio tra UE e un paese del G8.

Secondo la Commissione europea, quando l’intesa sarà pienamente operativa porterà crescita e nuovi posti di lavoro, grazie all’eliminazione del 99% delle tariffe oggi esistenti.

Si parla di libero accesso al mercato, ai servizi, agli investimenti. Tradotto in soldoni: un aumento del commercio bilaterale del 23%, con un incremento potenziale del PIL dell’Unione europea di circa 11,6 miliardi di euro.

È un accordo molto importante per l'Unione europea e per l’Italia, in particolare.

Il Canada è infatti una delle economie più avanzate del mondo e l’accordo aprirà nuove interessanti opportunità per le imprese nazionali. Anche di quelle lattiero casearie.

Il Canada è un mercato importantissimo per i nostri prodotti – ha affermato Giuseppe Ambrosi presidente di Assolatte -. Tra i formaggi stranieri, quelli italiani occupano stabilmente il secondo posto nelle preferenze dei cittadini canadesi. Il 20% di tutti formaggi stranieri che sbarcano in Canada arrivano dai nostri stabilimenti. E l’accordo mira ad una progressiva liberalizzazione degli scambi, senza dimenticare il grande capitolo dei diritti di proprietà intellettuale e delle DOP."

Ogni anno arrivano in questo enorme Paese, quasi 4.400 tonnellate di formaggi italiani,  per un valore di 43 milioni di Euro. E ogni anno cresce l’interesse per i formaggi italiani: nel 2012 abbiamo registrato un aumento del 8,,8% dei volumi esportati e nei primi sette mesi di quest’anno un nuovo aumento del 3,4%.
Dati molto importanti, perché arrivano da un mercato ancora contingentato.

  2012 Var. %
Stati Uniti 5.016 4,4
Italia 4.393 8,8
Francia 3.828 -12,4
Svizzera 1.954 3,9
Olanda 1.642 -7,6
Norvegia 1.431 -1,3
Danimarca 1.252 6,3
Regno Unito 849 16,0
Grecia 585 -10,5
Germania 488 22,6
Altri 854 -4,4
  22.293 +0,02

"Se gli importatori locali hanno deciso di sostituire i prodotti francesi, olandesi o greci con i grandi formaggi italiani, vuol dire che hanno registrato un grande interesse dei consumatori per le nostre specialità casearie – continua Ambrosi”.

A  farla da padrone sono Grana padano e Parmigiano Reggiano (circa 3.000 tonnellate), seguiti dal Pecorino Romano, Gorgonzola, Mozzarella e Provolone.

Secondo le prime indiscrezioni, l’accordo prevede un aumento immediato dell’80% delle quantità esportabili:  altre 18.000 tonnellate di formaggi europei che potranno presso arrivare sulle tavole canadesi.


L’accordo in sintesi:
Abolizione dei dazi doganali. Saranno abolite le tariffe su oltre il 99% dei prodotti europei.
Tariffe sui prodotti agricoli.  Dopo un periodo transitorio, verrà arriverà ad una liberalizzazione sul 93% dei prodotti. Per i formaggi, particolarmente tutelati sono previsti immediati aumenti delle quote, di circa 18.000 tonnellate
Abbattimento delle barriere non tariffarie. Grazie ad una maggior collaborazione tra le autorità dei bue blocchi, si arriverà ad un protocollo per il reciproco riconoscimento della valutazione della conformità dei prodotti. In due parole: risparmi e semplificazione.
Proprietà intellettuale e Indicazioni geografiche. L’accordo riconosce uno status particolare ai prodotti DOP e IGP, che verranno protetti anche in Canada. Per il nostro settore, per ora si parla di Grana Padano, Roquefort, ma con il tempo saranno aggiunti altri nomi all'elenco