MENU
mungitura

Latte Alta Qualità: che cos'è e quali sono i parametri nutrizionali che deve rispettare il latte per essere definito tale

Latte Alta Qualità: che cos'è e quali sono i parametri nutrizionali che deve rispettare il latte per essere definito tale


Il latte accompagna la storia dell’uomo dalle sue origini e con le sue proprietà nutrienti costituisce un alimento completo e salutare. Oggi, in commercio, troviamo diverse tipologie di latte e la prima distinzione va fatta tra quello fresco e quello a lunga conservazione.
Nella categoria del latte fresco, inoltre, esiste il latte fresco ad alta qualità che offre un maggiore apporto di proteine del siero, importanti per il nostro nutrimento e la salute di bambini, adulti e anziani. Si tratta di un latte che deve rispettare precisi parametri stabiliti per legge e che garantisce elevati standard di qualità. Scopriamo insieme quali sono.

Il buon latte quotidiano
Il latte è l’alimento naturale per eccellenza che accompagna la storia dell’uomo e di tutti i mammiferi durante i primi anni della crescita e per tutta la vita.
Si tratta di alimento imprescindibile nella dieta quotidiana poiché è sano e nutriente come pochissimi altri. Inoltre, è molto versatile e ha un sapore delicato che lo rende perfetto per la colazione, la merenda e persino per lo spuntino prima di andare a dormire.
In commercio esistono tantissime varietà di latte confezionato e la prima distinzione va fatta tra latte fresco pastorizzato e latte a lunga conservazione.

Pastorizzazione e sterilizzazione del latte
La pastorizzazione la sterilizzazione indicano due diversi gradi di trattamento termico a cui il latte crudo della mungitura viene sottoposto per eliminare i microorganismi patogeni.
Con la pastorizzazione, il latte viene sottoposto a un trattamento con temperatura superiore ai +72°, ma inferiore al punto di ebollizione; la sterilizzazione, invece, prevede un trattamento a temperature più alte.
I due trattamenti incidono diversamente sulla quantità delle proteine del siero, sensibili alla temperatura: con la sterilizzazione le sieroproteine presenti nel latte scendono al di sotto del 10%, con la pastorizzazione si attestano intorno al 14%.
Questa differenza è determinante per definire un latte sterilizzato a lunga conservazione (UHT) o fresco, che va conservato in frigorifero e in cui la scadenza indicata è di pochi giorni.
La scelta tra tempi e grado di riscaldamento del latte crudo viene stabilita nelle centrali in base alle caratteristiche del latte crudo, ovvero alla quantità di germi che esso contiene prima di essere sottoposto al trattamento.
Si tratta di un’operazione molto importante e normata per legge al fine di tutelare la salute di tutti i consumatori.

Latte fresco ad alta qualità
La legge n. 169/1989 disciplina il trattamento del latte alimentare vaccino e ne classifica la qualità in base alla percentuale di sieroproteine presenti nel latte fresco pastorizzato.
La classificazione avviene in base alla percentuale di sieroproteine solubili non denaturate presenti nel latte al momento del confezionamento. Attualmente, viene definito “latte fresco ad alta qualità” il latte che ha un percentuale minima di 15, 5% di proteine del siero.
Il latte fresco ad alta qualità preserva meglio le qualità organolettiche dell’alimento e ne conserva anche il gusto originale, ma, per essere tale, deve superare una serie di controlli e di test che ne assicurino la qualità.
Il primo controllo avviene direttamente nelle stalle, dove vengono valutate le condizioni igieniche dell’allevamento e lo stato di salute degli animali. Il latte crudo, appena munto, deve essere immediatamente filtrato e refrigerato a una temperatura massima di +6 °, quindi va conservato in appositi locali refrigeranti in attesa del trasferimento allo stabilimento per il trattamento termico.

Un altro fattore determinante per ottenere la definizione di alta qualità del latte è dato dal tempo che intercorre tra la mungitura e la pastorizzazione del latte crudo: più tempo passa e più alta deve essere la temperatura del trattamento termico necessario all’eliminazione dei germi.
Proprio per la severità dei frequenti controlli da parte degli organi competenti ufficiali, non tutti i produttori sono in grado immettere nel mercato questa tipologia di latte che, comunque, viene sempre più richiesta dai consumatori.

Una considerazione, infine, va fatta per il latte di provenienza estera che, già pastorizzato nel paese di origine, viene, per legge, nuovamente sottoposto a un nuovo trattamento termico in Italia al fine di eliminare i microorganismi patogeni che durante il trasporto possono moltiplicarsi e alterare la salubrità del prodotto.
Il latte che proviene dall’estero, quindi, non possiede i parametri per essere definito fresco, tantomeno di alta qualità. Il latte fresco ad alta qualità per i consumatori italiani, quindi, è prodotto solo negli allevamenti nazionali, dove controlli igienico sanitari e i ridotti tempi di trasporto costituiscono la principale garanzia per la conservazione di un’alta percentuale di sieroproteine.

Nella scelta del latte, come per tutti i prodotti alimentari, è fondamentale leggere le etichette e informarsi sui dati di origine e lavorazione del prodotto. In Italia, la legge e gli organi preposti al rispetto dei parametri igienico sanitari, sono molto severi e scrupolosi a garanzia e tutela della salute e il benessere alimentare di tutti i cittadini.
Il latte ad alta qualità è un ottimo alimento da consumare quotidianamente, ideale per bambini, adulti e anziani. Con il suo apporto di proteine del siero aiuta lo sviluppo dei più piccoli, mantiene forti gli adulti e contrasta i primi segni dell’invecchiamento. Una curiosità sulle vitamine idrosubili del latte: la B12 aiuta a invecchiare bene.
Nelle diete equilibrate, il latte è un elemento fondamentale per il nutrimento e il benessere di tutto l’organismo: non solo per le ossa, ma anche per l’intestino, il cervello e la pelle.