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Il Mondo del Latte

CIBUS DA RECORD

10-06-2016

L'Editoriale de Il Mondo del Latte di giugno


Non c’eravamo sbagliati: anche quest’anno Cibus è stato un successo!

Il padiglione 2 – il “nostro” padiglione – era vestito a festa, con stand sempre più belli, grandi, moderni. Le aziende del nostro settore hanno pacificamente invaso più di 10.000 metri quadrati: un immenso campo da calcio, tappezzato di latte, burro, formaggi e yogurt, creme, gelati… uno spettacolo per gli occhi e per le papille gustative di chi, come me, ha avuto la fortuna di passeggiare tra gli stand ed essere ospitato dai soci per provare i grandi formaggi della nostra tradizione e i nuovi prodotti presentati per l’occasione.

Le testimonianze che abbiamo raccolto e le chiacchierate con gli imprenditori e i manager del nostro settore ci hanno confermato che Cibus è la vera grande fiera internazionale del made in Italy alimentare e che, mentre altri amano mostrare i muscoli in piazza, ai nostri piace mostrare la faccia, perché nei momenti difficili – e questi lo sono davvero – gli imprenditori sono quelli che si rimboccano le maniche e fanno lavorare il cervello, non quelli che protestano, si lamentano e cercano capri espiatori e vittime sacrificali su cui scaricare responsabilità che non esistono.

Ma torniamo a Cibus, perché è di quello che voglio parlare e perché i numeri sono da record: 3.000 aziende espositrici, 72.000 visitatori (+7%), di cui 16.000 esteri (+23%), 2.200 top buyer ospitati dalla fiera.

Negli ultimi anni l’intero quartiere fieristico è stato riorganizzato, il padiglione CibusèItalia presentato ad Expo è diventato il nuovo ingresso. Sono stati risolti molti problemi logistici (non tutti, purtroppo) e l’ente fieristico si è impegnato a investire ancora, per dire definitivamente addio – speriamo – al problema del traffico, che rallenta ingresso e uscita dai padiglioni e mette a dura prova i nervi di espositori e visitatori.

Alla fine della manifestazione, è anche arrivata la notizia del rinnovo dell’accordo tra Fiere di Parma e Federalimentare, che conferma per altri dieci anni la partnership tra gli ideatori del salone; un sistema che ha funzionato e che è bene che vada avanti. Sono in cantiere nuove iniziative, come CibusConnect, un nuovo format che sarà lanciato il prossimo anno e che vuole essere un modo nuovo di fare fiera, tutto dedicato al made in Italy, economicamente meno impegnativo per le imprese, con tanto spazio e momenti di incontro con i buyer, affiancato da un grande forum agroalimentare organizzato da Ambrosetti.

Insomma, le idee ci sono e anche la voglia di fare, e noi non ci faremo trovare impreparati.

Adriano Hribal

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