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Attualità

L'ITALIAN CHEESE CONQUISTA GLI INGLESI

18-03-2013

Il 2012 di Assolatte conferma il successo dei prodotti caseari italiani in Gran Bretagna. Tanto che, secondo il quotidiano "The Guardian", i formaggi sono una delle 6 buone ragioni per visitare l'Italia.


I capolavori dell'arte e i brand del lusso, ovviamente. Ma anche lo sport di alto livello, l'accoglienza calorosa nei confronti dei bambini, i collegamenti ferroviari rapidi ed economici e la bontà ineguagliabile del cibo: dai formaggi alla pizza, dalla pasta al gelato.

Sono queste le 6 buone ragioni per cui amare l'Italia elencate dal quotidiano inglese "The Guardian".

Che gli inglesi adorino i formaggi italiani non è una novità. Infatti la Gran Bretagna è il quarto paese di destinazione del nostro export caseario: Assolatte stima che nel 2012 vi siano state vendute 26.900 tonnellate di formaggi italiani contro le 26.272 tonnellate dell'anno precedente. A valore l'export 2012 ammonta a 180,35 milioni di euro.

La gamma dei formaggi italiani che viene venduta nel Regno Unito è ampia e ben rappresentativa della ricchezza casearia tricolore: dai freschissimi agli spalmabili, dai formaggi a pasta dura a quelli erborinati.

L'apprezzamento da parte dei consumatori inglesi è trasversale, tanto che nel corso del 2012 praticamente tutte le tipologie di formaggi italiani hanno visto aumentare le loro vendite. Dai dati elaborati da Assolatte emerge che i formaggi italiani più venduti in Gran Bretagna sono quelli freschi, come, ad esempio, mozzarella e ricotta: con le loro 12.500 tonnellate, rappresentano il 46,6% dell'export totale in quantità.

Al secondo posto si collocano Grana Padano e Parmigiano-Reggiano, con 6.000 tonnellate (pari al 22,5%), seguiti dai formaggi grattugiati, con 2.900 tonnellate (10,8%). Al quarto posto c'è il Gorgonzola (809 tonnellate), tallonato da Fiore Sardo e pecorino (724 tonnellate complessive).

Ma in Gran Bretagna arrivano dall'Italia anche italico, Taleggio, Provolone, crescenza, robiola, caciotta, Asiago, caciocavallo, Montasio e Ragusano.

I capolavori dell'arte e i brand del lusso, ovviamente. Ma anche lo sport di alto livello, l'accoglienza calorosa nei confronti dei bambini, i collegamenti ferroviari rapidi ed economici e la bontà ineguagliabile del cibo: dai formaggi alla pizza, dalla pasta al gelato.

Sono queste le 6 buone ragioni per cui amare l'Italia elencate dal quotidiano inglese "The Guardian".

Che gli inglesi adorino i formaggi italiani non è una novità. Infatti la Gran Bretagna è il quarto paese di destinazione del nostro export caseario: Assolatte stima che nel 2012 vi siano state vendute 26.900 tonnellate di formaggi italiani contro le 26.272 tonnellate dell'anno precedente. A valore l'export 2012 ammonta a 180,35 milioni di euro.

La gamma dei formaggi italiani che viene venduta nel Regno Unito è ampia e ben rappresentativa della ricchezza casearia tricolore: dai freschissimi agli spalmabili, dai formaggi a pasta dura a quelli erborinati.

L'apprezzamento da parte dei consumatori inglesi è trasversale, tanto che nel corso del 2012 praticamente tutte le tipologie di formaggi italiani hanno visto aumentare le loro vendite. Dai dati elaborati da Assolatte emerge che i formaggi italiani più venduti in Gran Bretagna sono quelli freschi, come, ad esempio, mozzarella e ricotta: con le loro 12.500 tonnellate, rappresentano il 46,6% dell'export totale in quantità.

Al secondo posto si collocano Grana Padano e Parmigiano-Reggiano, con 6.000 tonnellate (pari al 22,5%), seguiti dai formaggi grattugiati, con 2.900 tonnellate (10,8%). Al quarto posto c'è il Gorgonzola (809 tonnellate), tallonato da Fiore Sardo e pecorino (724 tonnellate complessive).

Ma in Gran Bretagna arrivano dall'Italia anche italico, Taleggio, Provolone, crescenza, robiola, caciotta, Asiago, caciocavallo, Montasio e Ragusano.