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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

09-02-2017

Febbraio 2017


Nelle scorse settimane si è parlato di “allarme vaccinazioni”, un tema davvero importante, che credo abbia parecchie analogie con il nostro settore e più in generale, con il tema della corretta alimentazione.

Infatti, per alcuni anni sia i media tradizionali che Internet hanno dato spazio crescente a tanti ciarlatani, che hanno messo in discussione l’importanza delle vaccinazioni, sostenendo che i promotori delle terapie immunizzanti sono uomini al soldo delle multinazionali farmaceutiche e che una fantomatica cupola nasconde ai cittadini i rischi connessi con le terapie vaccinali: primo tra tutti l’autismo.

E mentre Jenner, Pasteur, Sabin & C., che con le loro scoperte hanno salvato la vita a centinaia di milioni di persone, si rivoltano nella tomba, le repliche di chi ha passato la vita a studiare trattati e pubblicazioni scientifiche in materia e, casomai combatte quotidianamente le battaglie contro le epidemie, non hanno avuto adeguata eco.

Le fandonie hanno preso piede e dato che non bastavano i medici ciarlatani a farsi portatori del “verbo”, ci si sono messi anche illustri testimoni dello star system. Così, il numero di bambini vaccinati è progressivamente diminuito, con tutti i rischi che ne conseguono, anche per chi nei vaccini ci crede.

Ultimamente – anche a causa di alcune morti che forse si sarebbero potute evitare – la scienza ha deciso di alzare la voce, sia tramite le istituzioni – il ministero della Salute è uscito allo scoperto – sia tramite i canali di comunicazione più moderni: i social network.

Sono nate alcune pagine su Facebook, gestite da immunologi e ricercatori, nelle quali si cerca di ristabilire la verità e si smentiscono le fantasiose tesi del grande popolo di chi crede a qualunque fesseria. Si smentiscono i ciarlatani, si cerca di tranquillizzare la gente comune, perché vaccinare i propri figli o se stessi è cosa buona e giusta e va nell’interesse della propria salute e di quella della comunità in cui si vive. La stampa – finalmente – sembra aver capito il problema e si sta adeguando, dando spazio a chi di salute e di malattie ne capisce davvero!

Vi chiederete perché in un editoriale di una rivista dedicata al latte si dedichi tanto spazio ai vaccini. La ragione è semplice: anche nel campo alimentare si vivono dinamiche analoghe. I fregnacciari imperano e la stampa, la Tv e Internet sono diventati una fonte inesauribile di false conoscenze scientifiche. E tante persone credono di acquisire sufficienti conoscenze su qualunque argomento con pochi clic sulla rete e la lettura di qualche pagina sul social network di turno. Anche su temi delicati, come l’alimentazione e la salute.

In questi anni siamo stati testimoni di tanti casi: dagli Ogm alle teorie vegane, dalle diete dei gruppi sanguigni al China Study. Salvo rare eccezioni, la scienza ufficiale è rimasta silente o comunque non è stata messa in condizione di smentire le tesi dei professionisti della menzogna. E sono ancora troppo pochi i professori e i veri esperti di alimentazione disposti a esporsi per sostenere tesi corrette e suffragate dai lavori accreditati.

Verrà un giorno il cui potremo assistere al medesimo scatto d’orgoglio della scienza sui temi dell’alimentazione?

 
Adriano Hribal


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