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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

08-02-2019

Febbraio 2019


È di questi giorni la sottoscrizione da parte di Beppe Grillo e di Matteo Renzi del “Patto a difesa della scienza” scritto a quattro mani dal virologo Roberto Burioni e dall’immunologo Andrea Silvestri. La notizia ha fatto un certo scalpore, meritando le prime pagine dei giornali per almeno due motivi. Prima di tutto perché è uno dei pochi documenti bipartisan degli ultimi anni (mai come nell’ultimo periodo, maggioranza e opposizione sembrano divise su tutto!). Ha poi fatto scalpore la firma di Beppe Grillo, uno dei fondatori dei 5 Stelle, movimento portavoce di posizioni talvolta molto critiche nei confronti della scienza (si pensi ad esempio ai no-vax).

Abbiamo trovato un’ottima idea di marketing quella dei due medici che hanno elaborato e pubblicizzato il documento e la sua sottoscrizione. I nostri lettori sanno che da tempi non sospetti ammiriamo Burioni, che ha saputo inserirsi in un dibattito che a nostro avviso stava degenerando: la fronda del no ai vaccini cresceva in modo preoccupante e i sostenitori delle vaccinazioni obbligatorie erano sempre più spesso tacciati – anche dalla stampa – di essere al soldo di Big Pharma. Il virologo ha ingaggiato una vera e propria battaglia personale contro le bufale, attaccando senza pietà bugie e fake news che circolavano nella rete. Giocando sempre in prima persona, mettendoci la faccia. Con un linguaggio talvolta tranchant e una forza davvero ammirevole ha saputo far cambiare il clima, tanto che il governo Gentiloni si è spinto ben oltre le aspettative, imponendo l’obbligo vaccinale per tutti i bambini iscritti alle scuole dell’obbligo.

Ci vorrebbero più Burioni anche a parlare di scienza e alimentazione, di latte e di prodotti che dal latte derivano.

Non che non ce ne siano! Conosciamo tanti medici, professori, nutrizionisti, ricercatori, divulgatori, esperti che da anni dedicano il proprio tempo a spiegare le verità in tema di alimentazione. Ma, nonostante i loro sforzi le bufale circolanti non accennano a diminuire. Del resto, l’“esercito nemico” è grande e sembra molto organizzato. Usa armi non convenzionali. Sa che le sue malefatte restano impunite: raid nelle aziende, montaggi scandalistici di video girati chissà dove e quando, affermazioni false ma verosimili… E non si può escludere che ci sia una “manina” a finanziarli.

La battaglia si presenta ardua e difficile, noi continuiamo a combatterla: da anni portiamo avanti “Lattendibile” che parla a medici e giornalisti, il mese scorso vi abbiamo presentato il manuale anti-fake pubblicato con l’Unione nazionale consumatori, tra qualche giorno faremo un nuovo corso dedicato ai giornalisti.

Si accettano volontari.


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