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Il Mondo del Latte

L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE

14-12-2018

Dicembre 2018


I dati che arrivano dai principali istituti di ricerca non possono che preoccupare chiunque abbia a cuore l'economia del nostro Paese. Tutti ricordiamo la lunga crisi economica del 2008 e gli anni della lenta, stentata ripresa. Speravamo di esserne fuori e che, anche se con qualche affanno, il tunnel fosse alle spalle, che almeno in prospettiva si potesse di nuovo pensare positivo.

Istat, invece, denuncia una frenata nella produzione industriale e un aumento della disoccupazione.

Siamo di fronte a una nuova crisi? Si può fare qualcosa per evitare di tornare a un passo dal baratro? Il governo sta facendo le scelte giuste?

Questo editoriale non ha la pretesa di affrontare temi che richiedono spazio e pareri di esperti economisti.

E i nostri lettori sanno bene che non ci siamo mai schierati con questo o con quel governo: abbiamo sempre applaudito le iniziative a nostro avviso utili e criticato - anche aspramente - chi metteva ostacoli alla crescita del sistema Paese.

Parlando con le imprese e guardando ai fatti, però, non siamo sereni. Il clima che si respira è pesante e le parole che si leggono lo sono ancora di più.

Non ci piace che il ministro dello Sviluppo economico, della casa e dell'industria, parli degli industriali come di "prenditori" e non ci piacciono le politiche di decrescita felice, molto amate da una parte del nuovo governo.

Eravamo e siamo ancora una potenza industriale. Solo questo ci ha salvato dal default non altro! Siamo orgogliosi di essere e di rappresentare la parte produttiva del Paese e siamo contro chiunque attacchi un sistema capace di portare ricchezza e lavoro.

Crediamo che un governo del cambiamento (purtroppo negli ultimi anni ne abbiamo visti molti di governi ispirati alla rottamazione del passato, che non hanno risolto i problemi di fondo del nostro Paese) dovrebbe fare i conti con la realtà e farsi promotore di quelle politiche di sviluppo industriale che in Italia mancano da molti, troppi anni.

Questo, quindi, il nostro augurio per le prossime festività e per il nuovo anno, ormai alle porte.

Che con il 2019 si possa respirare un'aria nuova, che porti a vere e concrete politiche industriali. Che l'anno nuovo porti tanta serenità ai nostri imprenditori e - consentitecelo - la porti anche a noi, perché Assolatte è e sarà sempre al loro fianco.



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