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Assemblea

COMITATO GIURIDICO NORMATIVO

13-06-2017

Stefano Robba - Assemblea 2017


Signor Presidente, Signori Soci,

l’agenda del Comitato è stata nel 2016 ricca di argomenti importanti per le nostre imprese. Mi concentrerò sui temi che maggiormente influenzeranno l’attività aziendale.

La Commissione europea sta lavorando agli atti esecutivi che disciplineranno l’Indicazione di origine volontaria. Nonostante gli interventi contrari di tutta l’Industria alimentare europea, la bozza prevede la sua applicazione anche ai “trade marks” e ai “brand names”. Con l’entrata in vigore di questi atti, però, decadrà il Decreto italiano sull’origine obbligatoria di latte e derivati.

Il Consiglio dei Ministri ha varato la bozza di Decreto finalizzato a reintrodurre in Italia l’obbligo dell’indicazione della sede dello stabilimento e grazie ad Assolatte sono esclusi i prodotti lattiero-caseari, che già riportano il marchio d’identificazione.

Il Governo sta preparando un Decreto che aggiornerà le norme del 109/92 non in contrasto col Reg. 1169/2011. Assolatte sta lavorando affinché siano confermate alcune norme che hanno un’importanza fondamentale: quelle che chiariscono che un alimento sfuso resta tale, ai fini dell’etichettatura, anche se originariamente preconfezionato; quelle che hanno liberalizzato la durabilità dei latti UHT e sterilizzato; quelle che impongono il preconfezionamento dei formaggi freschi a pasta filata e del burro e quelle che stabiliscono specifici obblighi di etichettatura e informazione al consumatore per il latte crudo erogato da distributori automatici.

Il Governo lavora anche ad un decreto che stabilirà le sanzioni per le violazioni al Reg. UE 1169/2011. Assolatte è attiva nel sostenere l’esigenza di sanzioni proporzionate e nel costante monitoraggio delle proposte. Lo stesso sta facendo riguardo alla riforma dei reati in materia agroalimentare.

La nostra posizione contro le denominazioni e le pratiche che creano confusione tra i prodotti lattiero-caseari e prodotti di natura diversa, confermata in una nota del MiSE nel 2015, è stata ripresa in un'interrogazione presentata a febbraio dal Senato al Mipaaf. Per la protezione delle denominazioni lattiero-casearie, Assolatte è intervenuta anche a livello europeo, chiedendo che ogni eventuale intesa tra FDE e l’Associazione europea dei vegetariani (EVU) per la disciplina dei claim volontari sull’idoneità degli alimenti per vegetariani e vegani sia subordinata al formale impegno di EVU a non comparare i prodotti vegetali a quelli lattiero-caseari.

L’attività dell’associazione sul fronte normativo si estende anche in campo fiscale e finanziario, in particolare rispetto alla possibilità di aumenti di aliquota IVA per i nostri prodotti e all’iperammortamento correlato al Piano Nazionale Industria 4.0.

È in via di definizione, a livello europeo, la revisione del documento (denominato Food, Drink and Milk BRef ) che fisserà le condizioni per il rilascio ed il rinnovo delle future AIA. La bozza prevede limiti di emissione e consumo vincolanti, richiedenti cospicui investimenti finanziari e  difficilmente raggiungibili dalle Aziende italiane. Assolatte ha sensibilizzato i ministeri competenti, con osservazioni che sono state raccolte e trasmesse alla Commissione UE.

Abbiamo dovuto intervenire anche per scongiurare, per l’ennesima volta, il rischio che il siero di latte venisse inserito nei prodotti sottoposti alla normativa sui rifiuti.
Il tema centrale ha però riguardato l’obbligo nazionale dell’indicazione di origine per latte e derivati. Le diciture previste sono poco chiare per il consumatore. La valorizzazione del made in Italy - ma anche quella del nostro latte - è assente.

Una normativa europea sarebbe stata certamente meno penalizzante per le imprese italiane. A causa degli strettissimi tempi di adeguamento e dell’assurdo succedersi di provvedimenti che impongono regole diverse, le imprese hanno sprecato tonnellate di imballi e, ancora oggi, non sanno quali siano gli obblighi da rispettare.